”In un momento complicato come questo abbiamo bisogno di convincere i nostri imprenditori ad investire, e noi pensiamo ad un sostegno agli investimenti di 8 miliardi di euro l’anno per i prossimi 3 anni. Ancora meglio se avessimo un orizzonte temporale di 5 anni”.
Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, dal palco dell’assemblea a Bologna.
La ‘ricetta Orsini’ tiene conto di tutto: Pnrr, fondi di coesione, incentivi agli investimenti, meno tasse sui premi di produttività. ‘
“Bisogna usare tutto il margine possibile per spostare risorse del Pnrr, non utilizzabili entro metà 2026, indirizzandole verso strumenti più efficaci a favore degli investimenti produttivi ed ancora dobbiamo usare la possibilità che la riforma dei Fondi di Coesione Ue del Commissario Fitto mette a disposizione per le filiere industriali italiane salvaguardando le quote per il Sud”.
”Incentiviamo – ha rilanciato – gli investimenti nella transizione digitale allo stesso modo di quelli destinati alla transizione ambientale. In caso contrario non riusciremo a colmare i divari digitali e a vincere la sfida decisiva dell’Intelligenza artificiale. Introduciamo strumenti di supporto alle imprese delle filiere più in difficoltà, come l’automotive”