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Innovative Europe è il terzo pilastro (Pillar III) di Horizon Europe e l’EIC Accelerator , incentivo UE per le PMI innovative.

Il Pillar III

Questo Pillar ha l’obiettivo di rafforzare la leadership europea nel campo delle tecnologie di punta e delle innovazioni dirompenti, nonché il loro impatto sullo stile di vita europeo e sul benessere dei cittadini, tramite contributi a fondo perduto.

È diviso in tre sottoprogrammi:

European Innovation Council

Il programma raccoglie strumenti già esistenti, come il Pathfinder (ex FET Open e FET Proactive) e l’Accelerator (ex SME Instrument) e delle novità, come il Transition, introdotto per colmare il gap presente tra i due strumenti. Per quanto concerne la partecipazione a questo programma, la Commissione ha promosso la pubblicazione di call senza un tema stabilito, definite come “Open”, le quali saranno aperte a qualsiasi tipologia di innovazione proveniente da qualsiasi settore, ma a queste si affiancheranno alcune call a tema specifico, chiamate “Challenges” (questo per tutti e tre i sotto-programmi sopra menzionati).

1- EIC Pathfinder (TRL(1) 1-4)

Finanzierà programmi di ricerca di base o applicata ad alto rischio, ma che dimostrano di poter aver una applicabilità concreta in futuro. I valutatori di questo strumento sono alla ricerca di innovazioni disruptive con enorme potenziale e possibilità di generare ricadute positive sulla società.

  • Soggetti ammissibili: scienziati, ricercatori, organizzazioni di ricerca, start-up innovative, aziende del settore high tech, attori industriali che investono in ricerca e sviluppo;
  • modalità di partecipazione: in caso di call open, limitata a partenariati composti da almeno tre partner provenienti da paesi membri UE o paesi associati Horizon; nel caso delle challenges, aperta a partenariati di almeno due partner o a singole pmi;
  • contributo: fondo perduto pari al 100% delle spese ammissibili per un budget di spesa totale di massimo 3 milioni di euro, per la versione open, e fino a € 4 milioni di euro per le challenges;
  • attività ammissibili: ricerca di base, avanzata, prova di fattibilità delle future innovazioni tecnologiche.

2 – EIC Transition (TRL 5-6)

Fiinanzierà le innovazioni tecnologiche disruptive che si trovano in una fase di primissima validazione e le “accompagna” fino alla dimostrazione della tecnologia, quindi riguarda quei progetti che hanno già superato il cosiddetto proof of concept (2).

  • Soggetti ammissibili: singole PMI, organismi di ricerca oppure loro partenariati (da 2 a 5 membri) anche con grandi imprese ed utenti finali (es. ospedali, autorità pubbliche, industria ecc..). Queste ultime due categorie possono partecipare solo all’interno di un partenariato. Per il 2021 la partecipazione a questo sotto-programma è limitata a titolari dei diritti di proprietà dei risultati dei progetti FET Open e Proactive, nonché a breve anche dei progetti EIC Pathfinder;
  • contributo: fondo perduto paria al 100% delle spese ammissibili per un budget di spesa totale di massimo € 2,5 mln;
  • attività ammissibili: ricerca e sviluppo per la convalida e fino alla dimostrazione nel campo di applicazione della tecnologia e attività di sviluppo del modello di business per la commercializzazione (es. ricerche di mercato, prospettive di crescita, protezione proprietà privata, analisi concorrenza).

3 – EIC Accelerator (TRL 5-9)

Finanzierà le innovazioni tecnologiche che sono già almeno in fase di convalida in ambiente industrialmente rilevante e le accompagna fino al mercato (approccio close to market).

L’EIC Accelerator pubblicherà sia della call open, cioè aperte a qualsiasi tipo di innovazione, sia call challenges, queste ultime con call specifiche a supporto di innovazioni tecnologiche appartenenti alle tre tematiche prioritarie seguenti :

  • tecnologie digitali: dispositivi, metodi, sistemi e principi di funzionamento, processi che si applicano al settore della tecnologia ICT, come: il calcolo avanzato ad alte prestazioni, l’edge computing, le tecnologie quantistiche, la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale, la catena di blocchi, le tecnologie dell’infrastruttura cloud e tecnologie per l’Internet delle cose;
  • tecnologie sanitarie: strumenti guidati dall’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce; diagnostica point-of-care; nuovi approcci nella terapia cellulare e genica (in particolare per il cancro); sviluppo di nuovi biomarcatori per prognosi clinica, bio-processing 4.0 (digitalizzazione attraverso le fasi del bio-development nell’industria biotech / biopharma); servizi di intelligence sanitaria; soluzioni di e-health (inclusa la salute mobile) per sistemi sanitari, studi medici e unità di terapia intensiva;
  • innovazioni del Green Deal per la ripresa economica: è data priorità specifica ai progetti relativi alle innovazioni chiave per la transizione economica verde come identificate nel Piano di ripresa per l’Europa. In particolare:

    • energia rinnovabile, compreso l’idrogeno rinnovabile e lo stoccaggio di energia;
    • ristrutturazione profonda degli edifici;
    • industrie a basse emissioni di carbonio;
    • batterie e altri sistemi di accumulo di energia.

Inoltre, può permettere alle aziende di ricevere il Seal of Excellence(3), un importante certificato che attesta la qualità del progetto realizzato.

European Innovation ecosystem

Il programma supporterà lo sviluppo di programmi cross regionali e partnership interregionali nelle filiere della Smart Specialisation. In particolare, la volontà è quella di integrare e collegare tra loro le risorse (come fondi, attrezzature e strutture), le organizzazioni (come istituti di istruzione superiore, organizzazioni di ricerca e tecnologia, aziende), gli investitori e responsabili politici. La cooperazione tra gli attori dell’innovazione nazionali, regionali e locali potrà giovare ed essere da supporto per tutte quelle aziende che investono molto in ricerca ed innovazione. Da questo programma potrebbero derivare bandi per le imprese appartenenti a diverse regioni europee.

European Institute of Innovation and technology

Lo scopo di questo programma sarà quello di affrontare le principali sfide della società, migliorando la capacità di innovazione e le prestazioni dell’UE attraverso l’integrazione del triangolo della conoscenza costituito da istruzione, ricerca e innovazione. L’European Institute of Innovation & Technology (EIT) finanzierà le attività delle nuove e delle attuali comunità della conoscenza e dell’innovazione (KIC) e sosterrà la capacità di innovazione di vari istituti di istruzione superiore. La partecipazione è limitata a partenariati composti da almeno 3 partner (almeno uno proveniente da paese membro UE).