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BCE, the Digital Economy e l’Area Euro: l’Italia fanalino di coda in Europa

29.01.2021

Secondo il report della BCE, le aziende che investono nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono più produttive. Il Covid-19 può velocizzare il processo di sviluppo dell’economia digitale UE.

Il nuovo report della BCE “The Digital Economy and the Euro Area” analizza la percentuale di aziende UE che investono nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Stando ai dati pubblicati, l’Italia è tra gli ultimi posti della classifica europea, ben al di sotto della media. Infatti, in Italia la quota di occupazione dipendente dalle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione è pari al 7 per cento – come in Grecia e Slovacchia – mentre la media UE si attesta intorno all’11 per cento.

In generale, l’adozione del digitale è incrementata significativamente a livello europeo negli ultimi anni. L’indice di economia e della società digitali (DESI) è passato da meno di 40 nel 2015 a 60 nel 2020. Tuttavia, la crescita non è stata omogenea, e una spaccatura divide l’Europa. Gli stati membri agli ultimi posti, tra cui l’Italia, contano un indice intorno a 40, mentre i capolista tra cui Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia registrano alti livelli di DESI intorno a 70.  

Il trend rilevato dalla BCE è che i Paesi che registrano tassi più alti di utilizzo delle TIC, rilevano al contempo livelli più bassi di disoccupazione. Ciò a dimostrazione di come la digitalizzazione sia una transizione cruciale per generare nuove opportunità e posti di lavoro. In generale, l’adozione del digitale è incrementata significativamente a livello europeo negli ultimi anni. L’indice di economia e della società digitali (DESI) è passato da meno di 40 nel 2015 a 60 nel 2020. Tuttavia, la crescita non è stata omogenea, e una spaccatura divide l’Europa. Gli Stati Membri agli ultimi posti, tra cui l’Italia, contano un indice DESI intorno a 40, mentre i capolista tra cui Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia registrano alti livelli di DESI intorno a 70.  

In quest’ottica, la ripresa da Covid-19 costituisce un’occasione preziosa per compiere passi in avanti nella transizione digitale e cercare di livellare il gap tecnologico tra Stati Membri.  
Inoltre, le aziende che investono in queste tecnologie sono individuate tra le più produttive del panorama europeo, caratterizzate da strutture organizzative e leadership più flessibili e decentralizzate.

Per il Rapporto vai al link: https://www.ecb.europa.eu/pub/economic-bulletin/articles/2021/html/ecb.ebart202008_03~da0f5f792a.en.html#toc1