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Lavorare, produrre, vendere smart. Campania DIH: incontro con Francesco Pagliari (Tim Spa)

“Lavorare, produrre e vendere smart”, per le aziende non si stratta di una scelta ma dell’unico modo per sopravvivere”. Lo ha affermato Francesco Pagliari, Responsabile Marketing per le Pmi di Tim Spa, intervenuto stamattina, venerdì 17 luglio, al webinar “Pmi e digital transformation. Il digital marketing” promosso da Campania Digital Innovation Hub.

Ogni giorno si registrano 34 milioni di utenti unici in rete, nell’arco di un mese più dell’82% degli italiani naviga su web, il 99% è attivo su servizi di chat e la maggior parte lo fa attraverso lo smartphone. “Non si tratta di decidere se entrare nel digitale, ma si tratta di capire che il digitale è entrato nel nostro mondo rendendo velleitaria ogni distinzione tra online e offline” ha spiegato Francesco Pagliari.

In pochi mesi, per far fronte all’emergenza del Covid-19, l’Italia ha assistito a una rapidissima trasformazione del mondo del lavoro, lo smartworking che in gennaio registrava 600mila persone oggi ne coinvolge più di 8milioni e di pari passo sono cambiate le abitudini dei consumatori. Come favorire la transizione digitale per le piccole e medie imprese e quali strategie adottare per rispondere al nuovo scenario?

Insieme a Francesco Pagliari, ne hanno discusso Luigi Nicolais, Presidente di Campania DIH, Anna Del Sorbo, Presidente Gruppo Piccola Industria – Unione Industriali Napoli, Francesco D’Angelo, Presidente Sezione Ict – Unione Industriali Napoli.

“In questi mesi – ha evidenziato Pagliari nel corso del suo intervento – abbiamo registrato una crescita di traffico dell’89% su rete fissa e del 33% su rete mobile. Tra le tipologie di traffico in aumento si sono segnalate sono quelle legate alle videoconferenze, questo perché la scuola e la formazione si sono di fatto trasferite su piattaforme come Zoom e Hangout. Accanto alla formazione è stata accelerata anche l’esperienza di consumo digitale”.  Nel corso del webinar il responsabile marketing per le Pmi di Tim cita numerosi esempi, come il caso dell’azienda Cimbali che grazie a tecnologie IoT oggi riesce a gestire tutte le macchine installate nel mondo non solo per migliorare assistenza ma anche per vendere nuovi servizi. E questo modello è replicabile anche per le piccole aziende, che grazie all’IoT e alle nuove possibilità abilitate dal 5G potranno trovare nuove formule di mercato.

Grazie all’abbattimento dei tempi di latenza della trasmissione del segnale, Il 5G permetterà infatti di abilitare una serie di applicazioni finora impensabili, sarà possibile gestire interi processi industriali in remoto, controllare una pressa o una linea di produzione. Anche sul lato della vendita si assisterà a una ridefinizione dello scenario, sarà per esempio possibile personalizzare la presentazione del prodotto a seconda del cliente. “Oggi parliamo ancora di marketing digitale ma non si tratta di questo, si tratta di saper fare marketing in un mondo digitale”, ha concluso Pagliari.  

“La digitalizzazione del mondo – ha sottolineato Luigi Nicolais, presidente del Campania Digital Innovation Hub – è una grande opportunità per le piccole aziende e per territori come il nostro, perché molte piccole realtà sono in grado di trasformarsi in fretta, di rispondere alla flessibilità di processi produttivi in continua evoluzione e trovare nuovi mercati, spesso impensati”.

“Le nostre aziende – ha detto Anna del Sorbopresidente Gruppo Piccola Industria – Unione Industriali Napoli – hanno una forte vocazione per l’export, ma numeri ancora troppo bassi sul fronte dell’e-commerce. Spesso i limiti non sono solo di natura tecnologica ma hanno a che fare con la mentalità, si tratta di lavorare su una nuova cultura d’impresa”.

“Il modo di concepire acquisti, il modo di informarsi sui prodotti, anche il modo di desiderarli si è evoluto, – ha osservato Francesco D’AngeloPresidente Sezione Ict – Unione Industriali Napoli – la pandemia ha dato una spinta incredibile a fenomeni noti ma che hanno investito le aziende con una evidenza impensabile fino a poco tempo fa. Oggi chi ha un negozio e vuol deve già ragionare sulla possibilità di consentire ai clienti la pianificazione dell’acquisto”.